COMUNICATO STAMPA Oggetto: Gara di motonautica L. di Viverone

Prot. N. 866/11 Biella 23 Agosto 2011 COMUNICATO STAMPA Oggetto: Gara di motonautica L. di Viverone.

Era già annunciata la decisione della Regione Piemonte di autorizzare anche quest’anno la gara di motonautica sul lago di Viverone.
Chi aveva pensato che dopo il cambiamento ai vertici dell’amministrazione regionale, passando dal centrosinistra al centrodestra, arrivasse una ventata di buonsenso, è rimasto molto deluso. Non sapeva che i politici sono tutti uguali, non cambiano mai, sono tutti fratelli, sono per la continuità amministrativa. Meritano tutti il Premio Attila.
Sicuramente è più facile vincere contro i mulini a vento che sensibilizzare la classe politica: non si ottiene mai nulla.
Chi pensa che le gare portino turismo (solo per alcuni giorni) è uno sciocco, non si accorge che si rovina l’immagine “dal lac”. Gli interessati al business dicono che non si fa rumore, che non si inquina, che si rispetta la natura: questo non viene mai dimostrato. Lo scorso anno sono state rispettate le disposizioni della Regione? Non era forse successo un incidente molto grave dove si è rischiata la tragedia? Ma se le gare non sono rumorose, non inquinano, non disturbano la natura, perché non le si va a fare all’idroscalo di Milano o al Lago Maggiore dove c’è molto spazio oppure in qualche bacino artificiale dove si può scorrazzare a piacimento? Forse non le vogliono.
Se si dovesse cambiare politica e ci si impegnasse seriamente, coinvolgendo più Enti e Associazioni locali per far conoscere quello che di storico e naturalistico il Lago ha, sicuramente si porteranno molte più persone per più mesi l’anno, interessando anche le scuole, come da anni si ricorda. Purtroppo questa è mera illusione; meglio avere a che fare con i mulini a vento.
Ma il problema del lago va ben oltre il disturbo delle gare di questi pochi giorni che sono un intervento che va ad aggiungersi al disturbo che i motoscafi che scorrazzano per sei mesi arrecano all’avifauna; le gare danno il colpo di grazia.

Non serve elencare tutte le bellezze naturali e storiche sottoposte a vincolo perché è come parlare al vento.

Basta alzare i tacchi e andare a vedere ad esempio in Alsazia, in Croazia, in Germania, in Olanda, ecc…. dove si rispettano la natura e la storia e si fa un vero turismo. Ma forse è inutile perchè occorrono buona volontà e spirito di osservazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.